La conservazione degli alimenti

Gli alimenti sono sostanze agricole che possono deteriorarsi. Quando devono essere conservati per l’utilizzo a distanza di tempo occorre sottoporli a particolari trattamenti per impedirne l’alterazione.

I metodi di conservazione

Metodi antichi (essiccazione, affumicatura e salatura)

  • Procedimenti fisici (conservazione con il freddo, il calore: mediante pastorizzazione, l’essiccazione)
  • Procedimenti chimici (conservazione con l’aceto, il sale, l’olio, lo zucchero, l’alcol e con metodi artificiali)

La conservazione per mezzo del freddo

  • Refrigerazione (tra 0 e 5 °C) il nostro frigorifero di casa
  • Congelazione lenta (-5 a -15 °C)
  • La congelazione rapida e la surgelazione ultra rapida, si ottengono i prodotti he in commercio, confezionati. prendo il nome di surgelati (-30 a -50 °C)

Il valore nutritivo degli alimenti surgelati è quasi uguale a quello dei prodotti freschi.

La conservazione per mezzo del calore

  • Pastorizzazione (consiste nel riscaldare l’alimento portandolo alla temperatura di 63 °C per 30 secondi, in modo da determinare la morte della totalità dei microbi patogeni presenti)
  • Sterilizzazione (metodo Appert, 100 – 120 °C) adottato per carni e pesci
  • Affumicamento (Il fumo, oltre che essiccare il cibo da conservare, lo impregna di alcune sostanze che essendo tossiche per i microorganismi, ne impediscono lo sviluppo.)

La conservazione per rimozione dell’acqua

  • L’essiccamento (con l’essiccamento si riduce la quantità di acqua contenuta nei tessuti degli alimenti, rallentando l’attività degli enzimi)
  • La liofilizzazione (è un metodo di disidratazione che consiste nell’impiego combinato della congelazione rapida e dell’essiccamento sottovuoto, elimina l’acqua dagli alimenti trasformandola direttamente da ghiaccio a vapore acqueo)
  • LA concentrazione (è il metodo impiegato per la conservazione del latte condensato, dei succhi  e delle spremute di frutta, ecc.) consiste nel far evaporare una certa quantità d’acqua del prodotto in modo da impedire la vita dei microrganismi.

I metodi chimici naturali

Si effettua aggiungendo al prodotto speciali sostanze che hanno proprietà di impedire la vita di microrganismi e di paralizzare l’azione degli enzimi, bloccando il deterioramento.

  • Aceto (contiene acido acetico che esercita un’azione antisettica)
  • Sale (determina condizioni sfavorevoli alla vita dei microrganismi)
  • Salatura semplice (cospargere di sale grosso il prodotto  fresco)
  • Salamoia (immersione del prodotto in una soluzione di acqua e sale circa 8-10%)
  • Sott’olio
  • Zucchero (impedisce la fermentazione, 65-70%)
  • Alcol, circa il 16%, crea un ambiente sfavorevole allo sviluppo dei microrganismi. 

Azione antisettica (trattamento che distrugge i germi portatori di malattie e previene le infezioni)

Conservanti chimici artificiali

Fanno parte di una categoria più vasta di additivi chimici che comprendono anche i coloranti, gli aromatizzanti, gli emulsionanti, ecc.

  • Antiossidanti (impediscono l’ossidazione dei prodotti cioè la reazione chimica con l’ossigeno dell’aria), tra i principali antiossidanti ricordiamo l’acido ascorbico (vitamina C), l’acido citrico, l’acido tartarico, le lecitine.
  • Conservanti secondari (impediscono la crescita di microrganismi come le muffe) Acido ascorbico, il sodio, solfito o bisolfito, che oltre ad avere un’azione batterica, ravvivano il colore delle carni e degli insaccati

Gli additivi chimici

  • Addensanti e stabilizzanti (fanno aumentare la consistenza di un prodotto)
  • Emulsionanti (conferiscono sapori e odori)
  • Coloranti (provenienti da: barbabietola rossa, carote, clorofilla, zafferano, ecc.)

La legge prevede che, quando un prodotto alimentare contiene un additivo, questo deve essere scritto sull’etichetta.

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