L’allevamento del bestiame
L’allevamento del bestiame è un’attività economica che ha come fine sia la produzione alimentare come: latte, uova, carne, ecc., sia la produzione di altri generi come: lana, pelli, fertilizzanti (letame), ecc.
Tipi di allevamento
- Pastorale o brado (gli animali sono tenuti in libertà)
- Semi brado Legato all’azienda agraria (gli animali sono alimentati direttamente con i foraggi prodotti dall’azienda stessa durante l’inverno mentre durante le stagioni con clima mite vengono lasciati a pascolare nei campi)
- Intensivo o Stabulato (gli animali vengono allevati in stalle modello, e può essere a stabulazione fissa o a stabulazione mobile, dipende se l’animale, all’interno della stalla, viene legato ad una rastrelliera o meno.
Foraggi e mangimi
La produzione di formaggi è legata alla zootecnica, cioè quelle piante destinate all’alimentazione del bestiame.
- Erbai
- Prati pluriennali (prati da vicenda)
- Prati permanenti o stabili
- Pascoli
Nei moderni allevamenti zootecnici intensivi l’alimentazione foraggera si accompagna alla distribuzione di mangimi.
Cenni sugli allevamenti
- Allevamenti dei bovini (da latte e da carne)
- Allevamenti di suini
- Allevamenti di ovini e caprini
- Allevamenti intensivi di razze avicole (avicoltura)
- Allevamenti di volatili da cortile (oche, anatre, tacchini,ecc.)
I danni ambientali dovuti all’allevamento
i bovini e gli altri ruminanti bruciano la metà dei terreni del pianeta, il terreno si degrada e si trasforma in deserto. Inoltre mentre il letame dei bovini è un concime noto e richiesto dagli agricoltori, il liquame proveniente dagli allevamenti dei suini è piuttosto povero e poco richiesto, accumulato dalle grandi aziende zootecniche, può inquinare i fiumi e le falde acquifere sottostanti.